Agente sospeso per aver fatto sesso con un detenuto transgender
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Direttore: Alessandro Plateroti

Fa sesso con un detenuto transgender: agente della penitenziaria sospeso dal servizio

Cella carcere

La vicenda è accaduta nel carcere di Rebibbia. In cambio cioccolatini, sigarette e ricariche telefoniche.

Un assistente capo coordinatore della polizia penitenziaria sarà giudicato con rito abbreviato per aver commesso il reato di “induzione indebita a dare o promettere utilità”. È successo l’agosto scorso nel carcere di Rebibbia, a Roma, presso il reparto G12 del nuovo complesso della struttura.

L’agente avrebbe compiuto atti sessuali con un detenuto transgender a cui offriva in cambio dei benefit e un trattamento preferenziale rispetto agli altri detenuti.

Cella carcere
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Un episodio non isolato

Il prossimo luglio si svolgeranno le prime fasi del processo di fonte al gup Valerio Salvo. L’agente di polizia penitenziaria accusato è stato nel frattempo sospeso dal suo incarico e, in caso fosse considerato colpevole, rischia il licenziamento. L’uomo, attualmente, potrebbe essere condannato a scontare da 6 a 10 anni e mezzo di reclusione.

Nel novembre del 2021, sempre nel carcere di Rebibbia, un altro agente della penitenziaria era stato arrestato e messo agli arresti domiciliari, essendo stato accusato di corruzione. Secondo le indagini, l’agente avrebbe aiutato alcuni detenuti ad avere hashish, cocaina e sim telefoniche tramite del cibo che veniva portato dai parenti dei detenuti. Il tutto grazie a dei controlli poco approfonditi dell’agente.

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ultimo aggiornamento: 23 Maggio 2023 12:04

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